Manutenzione impianti antincendio

La G4 Estintori è in grado di assicurare la manutenzione di tutti i tipi di estintori e di tutti i sistemi fissi di estinzione incendi acqua (Idranti e Naspi). Ci occupiamo di tutte le fasi della manutenzione degli estintori, dal controllo iniziale a quello periodico, passando da revisione, collaudo e manutenzione straordinaria

Con l’emanazione del Decreto Controlli del 01/09/2021 e della Circolare CNVVF, prot n. 14804 del 06/10/2021 sono stati definiti i “Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a) punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”. Si tratta di un passo importante per tutto il settore, che porta verso una manutenzione di qualità fatta secondo la regola dell’arte. Il Decreto infatti introduce per la prima volta il “tecnico manutentore qualificato”, una figura professionale che, per poter operare sugli impianti, dovrà seguire un corso di formazione specifico e sottoporsi ad esame per la verifica dei requisiti. Successivamente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rilascerà un’attestazione da tecnico manutentore qualificato. I tecnici manutentori di estintori della G4 Estintori sono certificati ICIM come figura professionale ai sensi della Norma UNI 9994-2.Certificazione del Manutentore di Estintori d'Incendio - UNI 9994-2: La norma UNI 9994-2 prescrive i requisiti per la certificazione dei soggetti incaricati al controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata ed il collaudo degli estintori d'incendio, ai fini di garantire l'efficienza del servizio


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Estintori

Manutenzione di estintori portatili e carrellati come previsto dalla norma UNI 9994-1

La manutenzione degli estintori, come di tutte le attrezzature antincendio, è un obbligo a carico del datore di lavoro sancito dal:

-      DPR 547 del 27/04/1955 art. 34 punto C

-      DM n°64 del 10 marzo 1998, art. 4

La norma tecnica di riferimento (anche per gli addetti delle ditte esterne di manutenzione) per la manutenzione degli estintori è la norma UNI 9994-1:2013, "Apparecchiature per estinzione incendi; estintori d'incendio; manutenzione".

Questa norma indica le periodicità degli interventi di manutenzione e le modalità di esecuzione.

Sono previste le seguenti fasi di manutenzione:

-      Controllo iniziale (punto 4.3 norma UNI 9994-1:2013)

-      Sorveglianza (punto 4.4 norma UNI 9994-1:2013)

-      Controllo periodico (punto 4.5 norma UNI 9994-1:2013)

-      Revisione programmata (punto 4.6 norma UNI 9994-1:2013)

-      Collaudo (punto 4.7 norma UNI 9994-1:2013)

1) Controllo iniziale

Consiste in una serie di esami visivi che devono essere aggiornati anche contemporaneamente al controllo periodico da parte della ditta manutentrice, tra cui verificare che gli estintori abbiano le marcature e le scritte leggibili, controllare che sia disponibile il libretto d’uso e manutenzione, ecc..

2) Sorveglianza

Consiste nella esecuzione, da parte di personale interno all'azienda e con frequenza non definita dalla norma (si consiglia frequenza mensile), dei seguenti accertamenti:

-       l'estintore sia presente e segnalato con apposito cartello

-       l'estintore sia chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l'accesso allo stesso sia libero da ostacoli - l'estintore non sia manomesso

-       i contrassegni distintivi siano esposti a vista e siano ben leggibili

-       l'indicatore di pressione (se presente) indichi un valore di pressione compreso all'interno del campo verde

-       l'estintore non presenti anomalie (ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni, ecc.)

-       l'estintore sia esente da danni alle strutture di supporto ed alla maniglia di trasporto; se carrellato abbia le ruote funzionanti

-       il cartellino di manutenzione sia presente sull'apparecchio e correttamente compilato

Tutte le eventuali anomalie riscontrate devono essere subito eliminate.

In questa fase deve avvenire la registrazione dell’avvenuta sorveglianza su apposito registro.

3) Controllo periodico

Consiste nella esecuzione, da parte di personale competente (vedi punto 3.3.3. della norma) e con frequenza semestrale (entro la fine del mese di competenza), di una verifica dell'efficienza dell'estintore tramite una serie di accertamenti tecnici specifici a seconda del tipo di estintore (che omettiamo in quanto sotto la responsabilità della ditta di manutenzione). In questa fase deve avvenire la compilazione del rapporto di intervento e aggiornamento del cartellino di manutenzione.

4) Revisione programmata

Consiste nella esecuzione, da parte di personale competente (vedi punto 3.3.3. della norma), di una serie di accertamenti ed interventi per verificare e rendere perfettamente efficiente l'estintore. Tra questi interventi, è inclusa la ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente presente nell'estintore (polvere, CO2, schiuma, ecc.). La frequenza della revisione e, quindi, della ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente è come da prospetto 2 della norma UNI 9994-1:2013:

-       estintori a polvere: 36 mesi (3 anni)

-       estintori a CO2: 60 mesi (5 anni)

-       estintori idrici/schiuma con serbatoio in acciaio al carbonio: 24 mesi (2 anni)

-       estintori idrici/schiuma con serbatoio in alluminio: 48 mesi (4 anni)

Ovviamente la frequenza parte dalla data di prima carica dell'estintore.

5) Collaudo

Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, da parte di personale competente (vedi punto 3.3.3. della norma), la stabilità dell’involucro tramite prova idraulica. La periodicità del collaudo è:

-       estintori a polvere: 12 anni

-       estintori a CO2: 10 anni

-       estintori idrici/schiuma con serbatoio in acciaio al carbonio: 6 anni

-       estintori idrici/schiuma con serbatoio in alluminio: 12 anni

La data di collaudo e la pressione di prova devono essere riportate sull'estintore in modo ben leggibile, indelebile e duraturo.

Ricapitolando


IRAI

Manutenzione degli impianti automatici di rivelazione e allarme antincendio come previsto dalla norma UNI 11224

La manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi è trattata in dettaglio dalla norma UNI 11224; tale norma è attualmente vigente nella sua edizione del 2011, che ha sostituito la previgente edizione del 2007. La norma riporta le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico dei sistemi di rivelazione, la manutenzione e la verifica generale dei sistemi di rivelazione d’incendio nuovi e preesistenti.

La norma UNI 11224 non prevede azioni correttive per gli impianti non conformi alla regola dell’arte, limitandosi alla verifica della funzionalità degli impianti stessi; scopo delle attività di manutenzione è la verifica della funzionalità dell’installazione e non la sua efficacia, per la quale si rimanda al disposto della norma UNI 9795:2013.

La UNI 11224 prevede una fase sostanziale di controllo iniziale al momento in cui il manutentore inizia l’attività su un impianto. Sono previste poi le fasi di sorveglianza e manutenzione, in accordo con le periodicità e con il disposto del DM 10.03.1998. La nuova norma UNI 11224 prevede il controllo generale dell’impianto al raggiungimento del suo 12° anno di età, introducendo per i rivelatori puntiformi di fumo, lineari, ad aspirazione e di fiamma, le seguenti operazioni da effettuarsi a scelta tra:

-       Revisione del rivelatore da parte del produttore dello stesso

-    Sostituzione con rivelatori nuovo avente compatibilità confermata dal produttore dei rivelatori esistenti

-       Prova pratica come da UNI 9795 punto 8 per i rivelatori ottici puntiformi e lineari, come da UNI TR 11694 Appendice C per i sistemi di aspirazione e come da indicazione del produttore e del progettista per i rivelatori di fiamma.

Manutenzione Impianti di Rilevazione e Allarme Incendi

Manutenzione periodica degli impianti di rilevazione incendi, che hanno la funzione di rilevare un principio di incendio il più rapidamente possibile e di dare l’allarme. Questi sistemi sono dotati di rivelatori puntiformi di fumo, di calore e rivelatori ottici lineari, possono essere collegati o meno ad un impianto di spegnimento.

Attività Frequenza

Verifica completa dell'installazione nel suo complesso: Semestrale

Pulizia di tutte le apparecchiature: Semestrale

Pulizia dei rivelatori e prova con bombole speciali: Semestrale

Verifica e eventuale riparazione di tutte le connessioni: Semestrale

Pulizia e regolazione dei contatti e dei relais: Semestrale

Eventuale regolazione della tensione e dell'intensità di corrente: Semestrale

Controllo del funzionamento e manutenzione di tutti i dispositivi di trasmissione d'allarme: Semestrale

Eventuale sostituzione di elementi difettosi: Semestrale

Controllo della temperatura ambiente: Semestrale

Controllo delle lampade sulle centrali: Semestrale

Verifica dello stato delle batterie: Semestrale

Verifica primo allarme dell’impianto: Semestrale

Verifica delle accensioni delle lampade e campane di allarme: Semestrale

Resettaggio del sistema: Semestrale

Compilazione del registro "Stato degli impianti". Semestrale

Compilazione del verbale dei lavori eseguiti: Semestrale

Verifica del buon funzionamento delle apparecchiature e delle parti di impianto messe momentaneamente fuori servizio: Dopo ogni controllo

reti idranti

Manutenzione di reti di idranti secondo le norme UNI 10779, UNI EN 671-3, UNI EN 12845 La norma di riferimento per la manutenzione degli idranti antincendio è la UNI 10779:2014 “Impianti estinzione incendi – reti idranti – progettazione, installazione ed esercizio”. La normativa specifica i requisiti costruttivi e prestazionali minimi da soddisfare nella progettazione, installazione e manutenzione delle reti idranti, destinate all’alimentazione di apparecchi di erogazione antincendio. Tali requisiti sono fissati in relazione alle caratteristiche dell’attività da proteggere, in assenza ovviamente, di specifiche disposizione legislative. La norma si applica agli impianti da installare e da modificare, a seguito della valutazione del rischio antincendio, nelle attività sia civili che industriali. La corretta manutenzione, a norma di legge, si struttura nelle seguenti fasi:

-       Presa in carico

-       Sorveglianza

-       Controllo periodico

-       Controllo e manutenzione annuale

-       Collaudo periodico

-       Manutenzione ordinaria

-       Manutenzione straordinaria

La manutenzione deve essere sempre effettuata seguendo la normativa, così che il loro funzionamento assicuri un’istantanea efficienza in caso di necessità. Le prescrizioni che prevedono i principali tipi di controllo sono:

-       Controllo semestrale (Decreto 10 marzo 1998): verifica dello stato, accessibilità e funzionalità delle cassette, idranti, lancia e manichetta, controllo pressione della rete antincendio ad ogni singolo rubinetto idrante con l’apposito tappo prova pressione con manometro

-       Manutenzione annuale: verifica integrità delle manichette con srotolamento e prova a pressione, oltre sempre la verifica della pressione a ogni rubinetto idrante con tappo prova

-       Controllo ogni 5 anni: prevista la prova collaudo manichetta a 12 Mpa

-       Redazione del certificato di manutenzione per ogni controllo

Sarà necessario tenere sempre aggiornato il registro antincendio, firmato dai responsabili, su cui dovranno essere annotati:

-       Lavori svolti sull’impianto e/o le modifiche apportate alle aree protette qualora questi possano influire sull’efficacia della protezione

-       Le prove eseguite

-       I guasti e, se possibile, le relative cause

-       L’esito delle verifiche periodiche dell’impianto

Ovviamente, tale registro deve essere sempre tenuto a disposizione per eventuali controlli.

manutenzione periodica reti di idranti

Attività e frequenza

Verificare integrità ed accessibilità attrezzatura; i componenti non devono presentare segni di corrosione o perdite: Semestrale

Verifica leggibilità istruzioni d’uso: Semestrale

Verifica corretta localizzazione su pianta: Semestrale

Verifica che il getto d'acqua sia costante e sufficiente (è consigliato l'uso di indicatori di flusso e manometri): Semestrale

Verifica che l'indicatore di pressione (se presente) sia operativo e ben tarato: Semestrale

Controllo della tubazione in tutta la sua lunghezza per rilevare eventuali screpolature, deformazioni, logoramenti, o danneggiamenti: Semestrale

Verifica adeguatezza e buono stato operativo del sistema di fissaggio in base alla pressione di esercizio: Semestrale

Per i naspi: verifica della corretta rotazione delle bobine in entrambi i versi: Semestrale

Per i naspi orientabili: verificare che il supporto piroettante ruoti agevolmente fino a 180°: Semestrale

Per i naspi manuali: verificare che la valvola di intercettazione sia di tipo adeguato e sia di facile manovrabilità: Semestrale

Per i naspi automatici: verificare il corretto funzionamento della valvola automatica ed il corretto funzionamento della valvola automatica d'intercettazione del servizio: Semestrale

Verificare le condizioni della tubazione di alimentazione idrica, con particolare attenzione a segnali di logoramento o danneggiamento in caso di tubazione flessibile: Semestrale

Qualora i sistemi siano collocati in cassetta, verificare eventuali di danneggiamento e la corretta apertura dei portelli: Semestrale

Verificare che la lancia erogatrice sia di tipo appropriato e di facile manovrabilità: Semestrale

Verificare il funzionamento della eventuale guida di scorrimento della tubazione: Semestrale

Apporre la dicitura “REVISIONATO” su ciascuna unità: Dopo ogni controllo

Tenuta e aggiornamento del registro permanente di manutenzione: Dopo ogni controllo

MANUTENZIONE PERIODICA GRUPPO DI POMPAGGIO

Attività e frequenza

Verifica dello stato delle vasche o dei serbatoi di accumulo o disgiunzione, del livello e delle condizioni dell'acqua (limpida e priva di solidi sospesi); effettuazione di prove di funzionamento dei relativi indicatori di livelli, rincalzi delle loro valvole a galleggiante e apparecchiature ausiliarie: Semestrale

Verifica del livello e prova di funzionamento del rincalzo, dei dispositivi di controllo ed eventuali regolatori di livello dei serbatoi di adescamento di pompe installate soprabattente: Semestrale

Prova di avviamento automatico e funzionamento delle pompe; il funzionamento delle motopompe deve essere protratto per non meno di 30 min: Semestrale

Prova di riavviamento manuale delle pompe, con valvola di prova completamente aperta, immediatamente dopo l'arresto: Semestrale

Verifica del livello dell'olio lubrificante nel motore, del carburante dell'elettrolita nelle batterie di avviamento e di alimentazione delle motopompe, effettuando i relativi rabbocchi, se necessari, nonché della densità dell'elettrolita stesso mediante densimetro. Se la densità di questo risultasse insufficiente, anche se il funzionamento dell'apparecchio di ricarica è regolare, la batteria dovrà essere immediatamente sostituita. Semestrale

Verifica della scorta di carburante per le motopompe atta a garantire il loro funzionamento ininterrotto a pieno carico: per almeno 3 ore nei Rischi lievi, 4 ore nei Rischi normali e 6 ore nei Rischi gravi; secondo quanto riportato dalla Ditta installatrice sul certificato di installazione: Semestrale

Tenuta e aggiornamento del registro di manutenzione in cui è mantenuta storia delle condizioni dell’impianto e di tutte le ispezioni effettuate. Dopo ogni controllo

manutenzione periodica vasche di accumulo

Attività e frequenza

Le vasche possono avere funzionamento a gravità (G) o a pressione (P). Le prove riservate all’una o all’altra tipologia sono contrassegnate con una G o una P. 

Verifica dello stato dell'acqua nei serbatoi e nelle vasche di riserva: limpida e priva di solidi sospesi che possono ostruire le condutture: Semestrale

Verifica dello stato dei serbatoi (G): Semestrale

Verifica del livello e delle condizioni dell'acqua nei serbatoi (G): Semestrale

Prove di funzionamento degli indicatori di livello, del rincalzo delle relative valvole a galleggiante, nonché di ogni altra apparecchiatura ausiliaria (G): Semestrale

 Prove di funzionamento delle alimentazioni d'acqua e d'aria compressa, nonché dei relativi dispositivi automatici di controllo (P): Semestrale

Prove di funzionamento delle valvole di sicurezza (P): Semestrale

Verifica delle scorte di carburante in base alle indicazioni sul Certificato di installazione (P): Semestrale

Tenuta e aggiornamento del registro permanente di manutenzione: Dopo ogni intervento

sprinkler

Manutenzione impianti antincendio automatici sprinkler come previsto dalla UNI EN 12845

Manutenzione Impianti di Spegnimento Incendi

Manutenzione periodica degli impianti fissi di spegnimento incendi impianti sprinkler, ovvero erogatori automatici, comprensivi delle relative condutture e delle valvole di controllo e allarme. Gli impianti sprinkler si suddividono in umido, quando le tubazioni sono piene di acqua e a secco, quando le tubazioni sono piene di aria. La normativa di riferimento è la UNI EN 12845 in vigore dal 27 marzo 2020.

MANUTENZIONE PERIODICA SPRINKLER

Attività e frequenza

Controllo dei serbatoi a pressione non dotati di segnalazione automatica di allarme in caso di caduta della pressione d'aria e del livello dell'acqua: Semestrale

Prova di funzionamento della campana di allarme idraulica, salvo negli impianti a secco: Semestrale

Prova di avviamento delle pompe automatiche: le motopompe devono essere mantenute in esercizio per almeno mezz’ora: Semestrale

Verifica e ripulitura degli erogatori situati in ambienti in cui si manifestano forti depositi di polveri o materiale pastoso: Semestrale

Verifica della pressione negli impianti a secco o alternativi non dotati di alimentazione automatica di aria compressa: la pressione non deve subire un calo superiore a 1 bar in una settimana: Semestrale

Verifica del livello della densità dell'elettrolita nelle batterie ed eventuale rabbocco: Semestrale

Esame generale dell’intero impianto, comprese le alimentazioni, allo scopo di verificare lo stato di tutte i componenti e le caratteristiche delle aree protette: Semestrale

Rilevamento delle pressioni alla stazione di controllo o al manometro di prova; verifica dello stato delle valvole di controllo e allarme e prova dei segnalatori d’allarme: Semestrale

Prova di tenuta delle valvole di non ritorno: Semestrale

Controllo della posizione di apertura delle valvole di intercettazione e relativo bloccaggio: Semestrale

Prova delle alimentazioni per i gruppi di pompaggio, per le vasche di accumulo: Semestrale

Verifica delle scorte di magazzino: Semestrale

Controllo, smontaggio e manovrabilità delle valvole d'intercettazione, principali e ausiliarie: Annualmente

Pulizia dei serbatoi a gravità o a pressione e verifica di tutte le apparecchiature accessorie: Annualmente

Tenuta e aggiornamento di apposito registro in cui riportare: Dopo ogni controllo

• data ultima manutenzione;

• variazioni riscontrate sia nell’area che nel sistema rispetto alla verifica precedente;

• stato degli impianti: guasti, esclusioni, etc.;

• le prove e le verifiche eseguite.

Porte tagliafuoco

Manutenzione di porte e finestre apribili resistenti al fuoco secondo la UNI 11473

Manutenzione Porte Tagliafuoco

Una porta R.E.I. (porta tagliafuoco), è una porta che, considerata la sua elevata resistenza al fuoco, ha la possibilità di isolare le fiamme in caso di incendio e consente di ridurre la diffusione di fiamme o di fumo tra compartimenti e per assicurare un'uscita sicura da un edificio/struttura.

Le porte tagliafuoco si dividono in:

-       porte a battente;

-       porte scorrevoli;

-       porte a vetro;

La normativa di riferimento per il servizio di manutenzione delle porte tagliafuoco è la seguente:

-       D.P.R. 21/06/2004

-       UNI 9723 

-       UNI EN 1634

-       UNI 11473/2013

MANUTENZIONE PERIODICA

Attività e frequenza

Controllo della efficienza della porta: Semestrale

Controllo molle di spinta: Semestrale

Controllo cerniere e loro lubrificazione: Semestrale

Controllo chiudiporta e selettori e loro lubrificazioni: Semestrale

Controllo maniglioni antipanico: Semestrale

Controllo eventuali sistemi di autochiusura (rivelatori ed elettromagneti): Semestrale

Eventuali ritocchi a pennello di parti deteriorate: Semestrale

Tenuta e aggiornamento del Libretto di uso e manutenzione: Dopo ogni controllo

SMALTIMENTO FUMO E CALORE

Manutenzione sistemi smaltimento fumo e calore naturali e forzati (SENFC E SEFFC) secondo la norma UNI 9494-3

EVAC

Manutenzione di sistemi di allarme vocale per scopi d’emergenza secondo le norme UNI ISO 7240-19 o CEN/TS 54-32

PRESSIONE DIFFERENZIALE

Manutenzione sistemi di controllo fumo a pressione differenziale secondo la UNI EN 12101-6